Visualizzazioni totali

giovedì 6 gennaio 2011

SoiToi – Art&Moda Perotti – Inzaina - Parmeggiani

SoiToi – Art&Moda
Perotti – Inzaina - Parmeggiani
SESSANTAQUATTROROSSO
Via Maggio, 64r – Firenze

10 – 16 gennaio 2011
vernissage: 10 gennaio. ore 18.30
14 gennaio ore 18,30 – 22,30 presentazione della Collezione SoiToi
orario: ore 10 - 13 / 16 - 20
ingresso libero
Curatori: Marco Testa
Autori: Caterina Perotti, Tamara Inzaina, Roberto Parmeggiani
Genere: Moda e Arte Contemporanea Collettiva
www.soitoi.it - info@soitoi.it - +39.3475615873


SoiToi non è soltanto un brand che Caterina Perotti, giovane stilista, offre sul mercato, ma è anche un modo propositivo di concepire la vita. Soi Toi, “sii te stesso”, è un evento d’Art&Moda, che ha radici filosofiche, il bisogno di valorizzare la propria essenza, il proprio valore, il coraggio del rispetto per gli aspetti femminili contemporanei, in tutte le sue versatilità, dalle responsabilità lavorative all’impegno verso una società che condivide. Tutto questo senza scordare la poesia, la bellezza, la raffinatezza della ricerca anche dei piccoli dettagli fino a giungere all’equilibrio che comunque la rappresenta. L’intima personalizzazione della ricerca del dettaglio che costituisce armonia nella sua semplicità, unisce i tre artisti, Caterina Perotti, Tamara Inzaina e Roberto Parmeggiani che attuano con la loro creatività.
Caterina Perotti, con SoiToi Collection, valorizza il vero Made in Italy proprio perché rispettosa di quei principi che vogliono i capi lavorati artigianalmente con dettagli fatti a mano. Le fibre pregiate quali misti cashmere, alpaca e lana merinos 100%  si alternano e s’intrecciano a filati fantasia, quali ramati e ingabbiati multicolor quasi a creare un universo di trame personalissimo. Il 14 gennaio alle 18,30 vi sarà la presentazione del Brand SoiToi della giovane stilista con la presenza degli artisti.
 Il fil rouge che unisce i capi di maglieria di Caterina Perotti, e la ricerca artistica di Tamara Inzaina, rispondono al bisogno di “vestire” il mondo cercando di trasmettere sensazioni di benessere, di renderlo meglio  vivibile. Così che Tamara Inzaina, utilizza i suoi filati per vestire i suoi “moduli”, e come nei capi di Caterina Perotti, vi è la percezione come se si tessesse una trama intorno alla realtà, di quella si svelano solo alcuni aspetti, celandone altri. Quando questi affiorano nitidi, come da un’ampia finestra, l’effetto è gioioso, armonioso, sensuale senza ostentazione.
Con lo stesso intento, Roberto Parmeggiani, accoglie con generosità, nelle sue istallazioni la poetica delle due artiste. “Tento di coniugare il verbo educare, oltre che come pedagogista, anche come teatrante, per passione e come scrittore, per imperfezione” così si definisce Roberto Parmeggiani, un poeta che fa delle sue poesie delle istallazioni in una cornice di semplicità quotidiana, dove l’essenzialità diviene simbolo di pulizia dagli orpelli e sorge spontanea la domanda in chi le guarda: “dove ho lasciato il mio ultimo libro di poesie?” "Sta lì", sembra rispondere l’artista, " accanto ad una seggiola, vicino ad un appendiabiti, pronte per assisterci nella vita quando si esce di casa la mattina o quando la sera torniamo stanchi da un’intensa giornata di lavoro". Stanno lì accanto ad abiti che nella loro semplicità sottolineano l’importanza di rendere migliore il quotidiano. Poesie stampate come fossero giganti scontrini quasi a sottolineare il bisogno di una poetica anche nei nostri acquisti.
I tre artisti Caterina Perotti, Tamara Inzaina e Roberto Parmeggiani condividono non soltanto uno spazio in una mostra che li accomuna ma si compensano ognuno con la propria arte espressiva, realizzando uno spettacolo armonico grazie alla condivisione dei loro intenti.
Marco Testa

I CARE - SHOCK THERAPY per inUTILI

I CARE - SHOCK THERAPY per inUTILI
Casa Bolognini, Torre Alberici
Via Santo Stefano, 4 - Bologna
27 - 31 gennaio 2011
Vernissage: 27 gennaio ore 18.30
29 gennaio Art White Night ore 21 performance dell’artista Sciandra
Orario: 10 - 24
Ingresso libero

Curatori: Marco Testa, Alessandra De Bianchi, Valentina Filice, Chiara Ronchini, Olivia Turchi

Autori inUTILI: Stefano Aspiranti (Puff), Stefano Dall’Omo, Susanna de Paolis, Liviana Di Francesco, Susanna Gerardi (Sciandra), Giorgio Granozio, Luca Guenzi, Silla Guerrini, Luciano LeoNbruni, Federica Mazzoni, Marco Nerieri, Roberto Parmeggiani, Salvatore Pellitteri, Angelo Rambaldi, Marco Rendina, Enzo Sbarra, Laura Soprani, Stefania Ugolini, Giovanni Oscar Urso.
Genere: Arte Contemporanea Collettiva
www.inutili.info - inutilman@libero.it - 338 82 33 752 – 348 85 97 342

La mostra “SHOCK THERAPY”, inserita tra gli eventi Arte Fiera OFF di Art First Bologna 2011, è la prima mostra che inaugura il progetto di Marco Testa “I CARE” nel quale si chiede a giovani curatori d’arte, posto un titolo all’evento, di occuparsi specificatamente degli artisti, dell’allestimento delle opere e di un testo critico.
Marco Testa, ha selezionato i giovani curatori Alessandra De Bianchi, Valentina Filice, Chiara Ronchini, Olivia Turchi, che insieme a lui cureranno 19 artisti del gruppo degli inUTILI: un movimento d’arte e di pensiero, nato a Bologna nel 2009.

Durante la Art White Night del 29 gennaio, si svolgerà la perfomance dell’artista Sciandra.

In una società che globalmente sta vivendo una crisi così profonda da coinvolgere persino le dinamiche culturali e tanto ampia da non riuscire ancora a stimarne realisticamente gli effetti presenti e futuri, ci si chiede quale possa essere il ruolo dell’arte, apparentemente un’inUTILE categoria che sempre con più difficoltà riesce a strappare l’attenzione di politiche blindate all’autoconservazione. In un mondo sempre più distante dalle reali esigenze del vivere quotidiano, in un mondo in cui ci riconosciamo sempre meno, in un mondo sempre più insensibile ad investire in cultura poiché la sua incidenza economica si muove in percentuali insignificanti sui PIL nazionali, ci si chiede quali inUTILI sforzi l’arte debba compiere per giustificare la sua sopravvivenza.

“SHOCK THERAPY” è il tentativo di riprendere il controllo delle nostre vite. Mentre tutto può sembrare incline ad un imbarbarimento di valori, anche spirituali, dove l’economia è divenuta virtualità autoreferenziale, come quella finanziaria, dove la comunicazione sembra essere stata fagocitata dai mass media, dove tutto sembra pronto a implodere da un momento all’altro, ci sono sentori di uno shock culturale in atto, una sorta di shock terapeutico di sopravvivenza. Una terapia d'urto culturale si può realizzare attraverso la creatività, coscienti di una sua inutilità solo apparente, dal momento che essa mette in moto sinergie e pensieri che, attraverso l’ironia, la provocazione, la riscoperta di emozioni sopite, permette di poter distinguere, e dunque scegliere individualmente, ciò che non ci appartiene. L’utilità di poter scegliere rende gli uomini liberi, liberi di pensare persino di poter cambiare un mondo che non piace più. Non attraverso formule utopistiche ma utilizzando la forza dell’aspetto ludico della vita quotidiana. La rottura di schemi precostituiti ha messo in evidenza le contraddizioni di una società, innescando involontariamente la ricerca di nuovi mezzi, di nuove strade espressive e comunicative. La creatività attraverso forme d’arte ha sempre stimolato il progresso dell’umanità. Fin dal Paleolitico, quando l’uomo riusciva a malapena a soddisfare i propri bisogni primari, ha avuto bisogno di segnare e arricchire la propria vita di forme artistiche. Già questo dovrebbe far comprendere la forza e l’importanza di un valore che, seppur inUTILE, permette di creare le dinamiche utili a migliorare la qualità dei luoghi e il senso della vita quotidiana delle persone. Chi rimane insensibile al crollo di Pompei, chi è pronto a scaricare le proprie responsabilità per il dissesto culturale del nostro mondo, non può non accorgersi che l’arte può essere uno dei mezzi culturali per rivoluzionare un pensiero, una filosofia di vita.

Marco Testa